
Un romanzo avvolto nell’atmosfera rarefatta di un luogo remoto e gelido, dove il confine tra sogno e realtà si fa labile. La storia segue una coppia che viaggia verso un paese innevato per un motivo preciso: adottare un bambino. Ma l’attesa si trasforma presto in un viaggio interiore, carico di tensione, desiderio e mistero.
La scrittura è essenziale e poetica, capace di creare un senso di inquietudine costante. Ogni dettaglio, dagli ambienti ai personaggi secondari, contribuisce a costruire un’atmosfera sospesa e surreale, dove nulla è come sembra. L’albergo in cui soggiornano diventa un microcosmo in cui si intrecciano solitudine, rimpianti e incontri enigmatici, in particolare con una cantante malinconica e un uomo carismatico e ambiguo.
La storia si sviluppa con un ritmo lento, quasi ipnotico, che accompagna il lettore in una dimensione onirica, tra suggestioni letterarie e simbolismi profondi. Il senso di perdita e il fragile equilibrio tra speranza e rassegnazione emergono con forza, rendendo il romanzo un’esperienza emotiva intensa.
È una lettura consigliata a chi ama le narrazioni atmosferiche, i romanzi che sfidano le certezze e le storie che restano addosso a lungo, come un sogno dal quale è difficile svegliarsi.
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