
Mieko Kawakami, con Seni e uova, offre un ritratto intimo e penetrante della condizione femminile nel Giappone contemporaneo. Il romanzo si muove su due piani: da un lato, la storia di Makiko, una donna ossessionata dall’idea di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica al seno, e di sua figlia adolescente, Midoriko, che lotta con il proprio corpo in trasformazione; dall’altro, la voce di Natsu, la sorella di Makiko, una donna single e scrittrice, che riflette sulle scelte di vita, la maternità e il significato della propria indipendenza.
Il punto di forza del romanzo risiede nella sensibilità con cui Kawakami affronta i temi del corpo, della sessualità, del silenzio e del peso delle aspettative sociali sulle donne. Lo stile è semplice, quasi colloquiale, ma denso di significati e capace di toccare corde profonde. Le riflessioni dei personaggi, soprattutto quelle di Natsu, esplorano le contraddizioni tra il desiderio di libertà e i limiti imposti dalla società, senza mai cadere in moralismi.
La narrazione si sviluppa con un ritmo lento ma meditativo, che invita il lettore a soffermarsi sulle sfumature emotive e psicologiche. Tuttavia, questo può risultare un punto debole per chi preferisce una trama più dinamica. Nonostante ciò, il romanzo è una lettura coinvolgente per chi cerca una prospettiva originale sul rapporto tra identità, corpo e società.
Seni e uova è un'opera che colpisce per la sua profondità e autenticità, lasciando spazio per riflessioni personali che proseguono ben oltre l’ultima pagina.
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