Grotesque

Grotesque di Natsuo Kirino è un romanzo oscuro, inquietante e profondamente disturbante che scava nelle pieghe più crude e scomode della società giapponese. La storia ruota attorno a due donne, Yuriko e Kazue, vittime di un duplice omicidio, e alla narratrice, la sorella di Yuriko, che ripercorre le loro vite nel tentativo di comprenderne i destini tragici.

Kirino costruisce un intreccio denso di segreti, gelosie e ambizioni soffocate, esplorando temi come la misoginia, la disuguaglianza sociale e l'ossessione per la bellezza. Ogni personaggio viene analizzato con precisione quasi chirurgica, rivelandone le fragilità e le meschinità. La narrazione alterna punti di vista e stili, spaziando dai ricordi della narratrice ai diari delle vittime, creando una struttura complessa che riflette il caos emotivo dei protagonisti.

Il romanzo è pervaso da un senso di disperazione e alienazione. Le protagoniste, in particolare Yuriko, incarnano la lotta per affermarsi in una società spietata e dominata da giudizi implacabili. Tuttavia, non c’è alcuna idealizzazione: Kirino non si limita a denunciare, ma mostra anche i lati più oscuri e moralmente ambigui delle sue eroine.

La scrittura, fredda e incisiva, rende il tono del romanzo quasi claustrofobico, trascinando il lettore in un abisso emotivo. Grotesque non offre consolazione né risposte facili, ma proprio per questo risulta così potente e indimenticabile. È un libro che non lascia indifferenti, capace di far riflettere sul lato più brutale delle dinamiche umane e sociali.

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