
"Trust" di Hernan Diaz è un romanzo che sfida i confini della narrazione tradizionale, intrecciando più voci e prospettive per esplorare il potere, il denaro e la verità. Ambientato nel mondo della finanza degli anni '20 e '30, il libro ruota intorno alla figura enigmatica di Andrew Bevel, un magnate la cui vita viene raccontata in modi contrastanti attraverso quattro narrazioni: un romanzo fittizio, un'autobiografia incompiuta, il diario della moglie e le indagini di una segretaria.
La struttura del romanzo è il suo punto di forza: ogni sezione rivela nuove sfumature dei personaggi, sovvertendo continuamente le certezze del lettore. Diaz gioca abilmente con la nozione di chi controlla la storia e come il potere influenza la narrazione stessa. Lo stile è elegante e stratificato, passando dal tono austero del romanzo fittizio al linguaggio più intimo dei diari e delle memorie.
"Trust" non è solo un’indagine sul capitalismo e la sua influenza sulla società, ma anche una riflessione profonda su come le vite vengono costruite e ricostruite attraverso le parole. Sebbene la complessità della struttura possa richiedere attenzione, il romanzo offre un’esperienza gratificante per chi cerca una lettura intelligente e provocatoria.
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