Anima di Wajdi

"Anima" di Wajdi Mouawad è un'opera intensa e inquietante, un viaggio nella psiche umana attraverso una narrazione singolare. La storia ruota attorno a Wahhch Debch, un uomo che si ritrova coinvolto in un crimine brutale: l'omicidio della moglie. Nel tentativo di scoprire la verità, intraprende un pellegrinaggio nei meandri dell'orrore e della violenza, ma lo fa attraverso un espediente narrativo straordinario. La vicenda è raccontata dal punto di vista degli animali che incrociano il suo cammino: gatti, uccelli, topi, cavalli. Questi narratori osservano, giudicano e partecipano, donando alla storia una prospettiva unica e quasi mistica.

Lo stile di Mouawad è poetico e crudo al tempo stesso, capace di evocare immagini potenti e di esplorare i temi della perdita, della vendetta e dell'identità in modo profondo e toccante. La presenza costante della natura e degli animali, spesso testimoni silenziosi dell’atrocità umana, crea un contrasto struggente tra la purezza istintiva della vita animale e la complessità oscura della coscienza umana.

"Anima" non è una lettura facile: è una discesa nell’abisso della sofferenza e della violenza, che costringe il lettore a confrontarsi con la brutalità e l’empatia in egual misura. Tuttavia, è proprio questa capacità di scuotere e toccare corde profonde che rende il libro un’esperienza memorabile e trasformativa. Un'opera che sfida, ferisce e lascia il segno.

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