
L’amico ritrovato di Fred Uhlman è un breve ma potente romanzo che esplora i temi dell’amicizia, della perdita e delle divisioni politiche e sociali. Ambientato nella Germania degli anni Trenta, racconta la storia di Hans Schwarz, un giovane ebreo, e del suo legame profondo con Konradin von Hohenfels, un ragazzo proveniente da una famiglia aristocratica.
Attraverso la voce intima e malinconica di Hans, Uhlman descrive con delicatezza la nascita di un’amicizia apparentemente invincibile, destinata però a infrangersi sotto il peso del contesto storico. L’ascesa del nazismo diventa lo sfondo tragico che separa i due ragazzi, trasformando la loro relazione in una riflessione sulla fragilità dei legami umani di fronte alle ideologie.
Lo stile di Uhlman è sobrio ed essenziale, ma carico di emozione, capace di trasmettere con semplicità il dolore e la nostalgia del protagonista. Ogni parola è misurata, e il finale, intenso e sorprendente, lascia il lettore con una sensazione di profonda commozione.
È un romanzo breve ma indimenticabile, che tocca corde universali e invita a riflettere sul valore dell’amicizia e sull’ombra della storia che pesa sulle scelte individuali.
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