La sfera del buio

"La sfera del buio" di Stephen King, quarto capitolo della saga della Torre Nera, segna una svolta narrativa profonda e ambiziosa. Il romanzo si concentra meno sul viaggio lineare del ka-tet e più sull'introspezione e sulla costruzione del passato di Roland, il pistolero, svelando dettagli cruciali del suo carattere e delle sue origini.

La struttura della narrazione è dominata da un lungo flashback, in cui Roland racconta la tragica storia della sua giovinezza a Mejis. Questa parte del libro si distingue per il suo tono malinconico e romantico, rivelando un lato più vulnerabile e umano del protagonista. La storia d'amore tra Roland e Susan Delgado è struggente e potente, destinata a finire in tragedia a causa delle forze oscure e dei giochi di potere che dominano il mondo in rovina di King.

La scrittura è evocativa e carica di simbolismi, con una forte atmosfera western intrecciata a elementi fantasy e gotici. L'abilità di King nel costruire ambientazioni dettagliate e personaggi complessi brilla in questo volume. Mejis diventa uno scenario vivido e inquietante, abitato da figure memorabili, dai giovani alleati di Roland fino ai crudeli antagonisti.

Il ritmo del romanzo è volutamente più lento rispetto ai capitoli precedenti, e questo potrebbe spiazzare chi cerca un'azione continua. Tuttavia, la lentezza è funzionale a un'immersione profonda nella psicologia dei personaggi e nei temi più intimi della saga, come il peso del destino, il sacrificio e l'inevitabilità della perdita.

"La sfera del buio" è un capitolo fondamentale per comprendere la complessità emotiva di Roland e il mondo della Torre Nera. Anche se si allontana dal ritmo incalzante di altre opere di King, offre un'esperienza ricca e appagante, gettando le basi per le tensioni e i dilemmi che seguiranno nel viaggio del pistolero.

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.